domenica 2 giugno 2019

UN CALCIO ALLA SOLIDARIETÀ - LO SPORT COME INTEGRAZIONE



Tanti sono i motivi validi che uniscono solidarietà e sport;
Per questi motivi il  Servizio Civile Universale  SPORTELLO SOLIDARIETÀ”
 ne è promotore nel SETTORE e Area di Intervento:
EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE
07 – Educazione alla pace
11 – Sportelli Informa
10 - Interventi di animazione sul territorio
03 – Animazione culturale verso i giovani
06 – Educazione ai diritti del cittadino
GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO:
 Il progetto SPORTELLO SOLIDARIETÀ intende sensibilizzare i ragazzi alla pace ed al rispetto reciproco, promuovendo una visione nell’altro, come un soggetto che può contribuire all’arrichimento personale: si passa così dalla cultura della tolleranza a quella della valorizzazione del diverso, andando al di là della mera logica dell’accettazione dell’altro.
Tale intento appare ancora più importante se considerato il periodo storico che si sta vivendo, caratterizzato da imponenti flussi immigratori verso l’Italia, da parte di persone che sfuggono dai conflitti e dalla povertà dei Paesi natii.
In questo si incarna lo spirito originario alla base del Servizio Civile e dell’obiezione di coscienza, nata in alternativa al servizio militare, con l’intendo di promuovere il valore della Non-Violenza.
L’afflusso di stranieri ha generato e continua a generare squilibri nelle comunità ospitanti, per cui lo “straniero” rischia di essere visto come un soggetto diverso che ruba il lavoro, con usi e costumi strani, generando così fenomeni di intolleranza e di rifiuto. Ciò si rileva anche in contesti frequentati dai giovani, come le stesse scuole, a cui a questo punto è richiesto un ruolo importante per favorire una cultura orientata alla tolleranza, all’accettazione del diverso ed alla pace.

Lo sport come strumento per l’integrazione, Tra i tanti strumenti e canali predisposti per una integrazione sociale , il più coinvolgente ed immediato: il mezzo ludico/sportivo.
E allora perché no, l’integrazione sociale tramite la pratica sportiva. Lo sport e prima ancora l’attività ludica coinvolgono il gruppo in maniera naturale e senza pregiudizi, stimolando la crescita dell’organizzazione e del singolo individuo.
Lo sport, quindi, può essere un veicolo di socializzazione e quindi di integrazione sociale. Ciò si verifica, soprattutto, negli sport di squadra e comunque nelle attività fatte in gruppo: esistono delle regole, sia quelle che riguardano il gioco stesso (calcio, pallavolo, ecc.) che sono preesistenti, sia quelle che riguardano la preparazione tecnica ed atletica, che ogni gruppo si dà liberamente, tenendo conto della propria esperienza: in ambedue i casi queste regole costituiscono un potente fattore per il ripristino ed il mantenimento dell'esame di realtà.
Tale esame di realtà si produce, fondamentalmente, attraverso il riconoscimento dell'esistenza dell'Altro (compagno o avversario) di cui è necessario tenere conto se si vogliono ottenere soddisfazioni, prima fra tutte il puro divertimento, fino ad arrivare alla consapevolezza di «aver giocato bene», secondo le proprie possibilità, indipendentemente dal risultato.
E' questa un'esperienza di socializzazione che quindi non deriva solo da fattori generici (quali, ad esempio, il fatto che lo sport, come qualsiasi altra attività, è un pretesto per frequentare altre persone, per uscire di casa, ecc.) ma deriva da fattori più specifici quali quelli originati dalla costituzione di un vero e proprio gruppo di lavoro che ha uno scopo da raggiungere e che utilizza metodi e strumenti prefissati.
Dunque è possibile vedere come, da una dimensione individuale, di recupero della propria integrità e del proprio benessere personale, tramite lo strumento dello sport, si può accedere ad una dimensione più ampia che permette una (re-)integrazione sociale dove le esperienze (la fatica fisica, l'agonismo, la tensione, le emozioni di gioia e di delusione, fino al risultato conclusivo di sconfitta o di successo) vengono sempre condivise e mai subite, soprattutto quelle negative, in solitudine.
Se si è vinto è anche merito del singolo,se si è perso si potrà dividere il peso della delusione con i compagni e riconoscere che gli altri, gli avversari, sono stati più bravi e fortunati. Altro si potrebbe aggiungere su questo tema e tra le fasi più importanti che vedremo dell’integrazione dobbiamo pensare anche allo sport quale strumento di «Educazione alla pace » .