L’infortunio sul lavoro pagato dall’INAIL copre
incidenti in itinere, danno biologico e danni temporanei con una retribuzione
pari alla durata dell’assenza
L’infortunio sul lavoro INAIL è un incidente che avviene in
occasione dell’attività lavorativa che va ben oltre il concetto di durante
l’orario di lavoro o sul posto di lavoro, in quanto in esso vengono ricomprese
tutte quelle situazioni anche ambientali, nelle quali il lavoratore può essere
a rischio di incidenti e quindi di infortunio.
Infortunio sul lavoro INAIL:
L’infortunio sul lavoro INAIL è coperto
dall’assicurazione obbligatoria che prevede risarcimento,
retribuzione indennità sostitutiva in caso di incidente violento dal quale
derivi la morte e l’inabilità permanente o assoluta del lavoratore.
Nel concetto di infortunio sul
lavoro INAIL, oltre a far rientrare gli incidenti causati da agenti
aggressivi esterni tali da provocare danneggiamenti all’integrità psico fisica
del lavoratore come ad esempio sostanze tossiche, sforzi muscolari eccessivi o
virus, l’INAIL ricomprende anche tutti gli eventi che possono minare la
salute del lavoratore durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, quindi
durante l’orario di lavoro e sul posto di lavoro ma anche gli eventi con
rapporto indiretto di causa effetto, tra l’incidente che causa l’infortunio e
l’attività lavorativa svolta.
Per cui l’INAIL copre
tutti gli infortuni sul lavoro del lavoratore anche se direttamente causati dal
lavoratore stesso per negligenza, imprudenza o imperizia ed estende la
copertura assicurativa anche agli incidenti che il lavoratore potrebbe avere
durante il normale tragitto di andata e ritorno tra casa e posto di lavoro, il
cd. in itinere.
Infortunio su lavoro INAIL cosa fare?
Cosa deve fare il datore
di lavoro e il lavoratore in caso di infortunio sul lavoro:
1.
Il lavoratore in caso di infortunio sul lavoro deve comunicare
immediatamente l’incidente al datore di lavoro che deve inviarlo subito al
Pronto Soccorso.
2.
Il pronto soccorso a seguito della visita medica rilascia il primo
certificato medico che deve essere trasmesso dal lavoratore al datore di
lavoro.
3.
Il datore di lavoro deve obbligatoriamente presentare per via
telematica il nuovo modello denuncia infortunio sul
lavoro INAIL, nel caso in cui i giorni di prognosi dovessero
superare i 3 giorni oltre la giornata in cui si è verificato l’incidente.
4.
Una volta presentata la denuncia infortunio INAIL online, il
lavoratore infortunato, due o tre giorni prima della scadenza della prognosi
indicata sul certificato medico del pronto soccorso, deve recarsi alla visita
medica presso gli ambulatori INAIL.
5.
A seguito della visita medica INAIL, l’istituto provvede a:
o
fissare un nuovo appuntamento in caso di continuazione della
temporanea e un certificato medico
INAIL infortunio sul lavoro da
consegnare al datore di lavoro;
o
chiudere l’infortunio temporaneo con un certificato di chiusura
definitiva da consegnare in azienda per poter riprendere il lavoro.
Si ricorda che, la mancata
denuncia infortunio INAIL da
parte del datore di lavoro entro 2 giorni dal ricevimento del certificato
medico o in caso di ritardata presentazione, viene sanzionato con una multa
amministrativa da € 1.290,00 a € 7.745,00 sia da parte dell’Inail che
dall’Autorità di Pubblica Sicurezza.
Tale sanzione, è
prevista anche nel caso in cui il datore di lavoro non indichi o ometta
completamente o parzialmente il codice fiscale del lavoratore nel modello di
denuncia Inail, in tal caso l’ammontare della sanzione amministrativa è
stabilito dall’art. 16, legge n. 251/1982.
Se l’infortunio invece è
a carico di un lavoratore autonomo del settore artigianato o del settore
dell’agricoltura non è prevista alcuna sanzione amministrativa per l’omessa o
ritardata denuncia all’Inail, ma vi è la perdita del diritto all’indennità di
temporanea per i giorni antecedenti l’inoltro della denuncia.
Infortunio sul lavoro in itinere Inail: quando?
L’infortunio sul lavoro in itinere Inail,
è la tutela dei lavoratori che subiscono infortuni durante il normale tragitto
di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro.
L’INAIL copre quindi
l’infortunio in itinere anche se l’incidente occorso al lavoratore si verifica
quando durante il normale percorso per recarsi da un luogo di lavoro a un
altro, nel caso di rapporti di lavoro plurimi, oppure durante il tragitto
abituale per la consumazione dei pasti, se non esiste una mensa
aziendale.
L’infortunio in itinere INAIL, è
riconosciuto per qualsiasi incidente avuto dal lavoratore durante il normale
tragitto a prescindere dal mezzo di trasporto pubblico utilizzato, quindi anche
in treno, a piedi, in autobus, taxi a patto che siano appurate le finalità lavorative,
la normalità del tragitto e la compatibilità degli orari.
L’infortunio in itinere occorso al lavoratore durante
il tragitto normale tra casa e lavoro con il mezzo privato: auto,
moto o bicicletta, è coperto dall’assicurazione, solo se tale uso è
considerato per forza necessario ai fini dello svolgimento dell’attività
lavorativa come ad esempio:
·
se l’auto o il motorino sono stati forniti dal datore di lavoro
per esigenze lavorative
·
se il posto di lavoro non può essere raggiunto con i mezzi pubblici
·
se il posto di lavoro è raggiungibile con i mezzi pubblici ma i
loro orari non consentono di arrivare in tempo al turno di lavoro
·
se i mezzi pubblici obbligano ad attese eccessivamente lunghe
·
se i mezzi pubblici comportano un rilevante dispendio di tempo
rispetto all’utilizzo del mezzo privato
·
se la distanza della fermata più vicina è molto lunga da
percorrere a piedi.
Importante: l’infortunio
sul lavoro in itinere causato dal consumo di alcool, droga e di psicofarmaci,
non è indennizzabile dall’INAIL come la mancanza della patente di guida da
parte del conducente.
Per quanti giorni il datore di lavoro paga l’infortunio sul
lavoro?
Chi paga l’infortunio
sul lavoro e per quanti giorni? L’infortunio sul lavoro è pagato per i primi 4 giorni di
assenza del lavoratore infortunato, dal datore di lavoro e comprendono la
giornata in cui è avvenuto l’infortunio che è considerato giornata di lavoro a
tutti gli effetti e quindi è pagata al 100% della retribuzione giornaliera
spettante al lavoratore e i successivi 3 giorni, chiamati periodo di
carenza che sono pagati invece al 60% della retribuzione.
Durante il periodo di
carenza, ovvero, dal 2° al 4° giorno compresi, il datore di lavoro è obbligato
per legge a corrispondere al lavoratore infortunato, le seguenti percentuali
della retribuzione media giornaliera utilizzata dall’INAIL per il calcolo
dell’indennità:
·
100% per il giorno dell’infortunio
·
60% dal 2° al 4° giorno compresi i sabati e le domeniche.
Infortunio sul lavoro INAIL retribuzione e pagamento:
L’infortunio sul lavoro è pagato dall’INAIL,
dal 5° giorno in poi e per tutto il periodo di assenza dal lavoro per
infortunio e spetta la suddetta percentuale di retribuzione:
·
al 60% della retribuzione fino al 90° giorno
·
al 75% della retribuzione dal 91°giorno e fino alla completa
guarigione del lavoratore infortunato.
L’indennità INAIL per
infortunio sul lavoro, è pagata per tutti i giorni, compresi i festivi che
cadono le periodo di astensione dal lavoro. Tale indennità non è però
comulabile con l’indennità di malattia INPS e quindi non è soggetto agli orari visite fiscali,
indennità economica sanatoriale, cassa integrazione guadagni mentre è
cumulabile con l’assegno per congedo matrimoniale, che è erogato sulla
differenza tra la retribuzione spettante nello stesso periodo e
l’integrazione INAIL e l’assegno per il nucleo familiare che spetta sia per i
giorni di carenza e fino a un massimo di 3 mesi.
Il pagamento
dell’indennità INAIL per infortunio sul lavoro, viene immediatamente erogata
sulla prima busta paga spettante al lavoratore, in quanto è anticipata dal
datore di lavoro in base a quanto stabilito dall’articolo 70 T.U. 1124/65 ma
nel caso in cui l’azienda o il daotre di lavoro non si avvalga di questa
facoltà, è la stessa Inail ad erogare direttamente la temporanea assenza del
lavoratore infortunato.
Importante: Dal momento
che l’infortunio sul lavoro INAIL è indennizzabile dall’istituto senza alcun
limite di durata, ovvero, l’INAIL paga l’indennità per tutto il periodo di
assenza dal lavoro, il lavoratore deve prestare però molta attenzione alle
limitazioni circa il diritto alla conservazione del posto di lavoro, stabilite
dai vari CCNL di riferimento che in genere sono di 180 giorni.
Infortunio sul lavoro INAIL tabella danno biologico:
Una novità importante
circa il danno biologico derivato dall'infotunio sul lavoro, è stata introdotta
dalla Legge di Stabilità 2014 che ha previsto con il comma 78 dell’articolo
unico, uno stanziamento di 50 milioni di euro annui, a decorrere dal 2014, per
l’aumento in via straordinaria delle indennità dovute dall’INAIL per danno
biologico, in attesa che venga introdotto un meccanismo di rivalutazione
automatico. Tale provvedimento, andrebbe quindi a portare una rivalutazione di
circa il 7-8% della retribuzione degli assicurati.
Ma cos'è il danno
biologico? Innanzitutto bisogna
dire, che per l’infortunio sul lavoro che causa una inabilità permanente del
lavoratore, occorre fare una distinzione tra gli incidenti avvenuti prima o
dopo il 2000, in quanto la normativa è stata modificata:
·
infortuni sul lavoro permanenti avuti prima del 25 luglio 2000: le
disposizioni da applicare sono quelle del regime del Testo Unico 1124/65
che prevede l’erogazione di una rendita diretta per i casi di inabilità
permanente pari o superiore all’11%.
·
infortuni sul lavoro permanenti avuti dopo il 25 luglio 2000: la
regola da applicare è quella stabilita dal Dlgs. 38/2000 che ha introdotto
la tutela del danno biologico, ovvero, un’indennità in denaro per gli
incidenti sul lavoro che hanno causato nel lavoratore, menomazioni di grado
compreso tra 6% e 15% e di una rendita diretta per i casi di grado pari o
superiore al 16%.
Nello specifico,
l’infortunio sul lavoro con danno biologico è pagato dall’INAIL con una somma
in denaro per gli incidenti che hanno causato menomazioni sul corpo del
lavoratore. Tali menomazioni, calcolate in percentuali di danno biologico
compreso tra il 6% e il 15%, sono elencate in specifiche tabelle INAIL che riportano
le valutazioni del danno biologico per le menomazioni elencate e organizzate
secondo criteri specifici, ovvero, distinti per tipologia ad esempio:
valutazione danno biologico apparato cardio-circolatorio, danno biologico
cicatrici e dermopatie, danno biologico dell’apparato digerente ecc.. La
descrizione della menomazione e il valore del danno biologico si trovano
nella tabella INAIL
infortunio sul lavoro con danno biologico.
Il lavoratore
infortunato, inoltre, entro 10 anni dall’incidente sul lavoro può presentare
domanda di aggravamento del danno biologico. Tale istanza però, può essere
fatta una sola volta entro i 10 anni dall’incidente o dall’erogazione della
rendita. La domanda di aggravamento della rendita, invece, può essere
presentata una volta all’anno per i primi 4 anni, dopodiché al 7° e al 10° anno
dalla decorrenza della rendita.
Infortunio sul lavoro INAIL chi paga le spese visite mediche?
Chi paga le spese
mediche in caso di infortunio sul lavoro? Il lavoratore assente dal lavoro per
infortunio causata da incidente, è tutelato dall’INAIL anche per la copertura
di esami diagnostici e le terapie riabilitative, in quanto le spese mediche
sono completamente pagate dall’istituto, se preventivamente prescritte o
autorizzate dall’Inail. Per il lavoratore, inoltre, per tutta la durata
dell’erogazione dell’indennità INAIL per infortunio o malattia professionale INAIL,
se di durata temporanea, è prevista l’esenzione ticket sanitario per esami e
analisi prescritti dall’Inail o dal medico curante.
Successivamente, per i
casi in cui al lavoratore viene riconosciuta l’inabilità permanente o danno
biologico, ha il diritto all’esenzione ticket parziale riferita alla
patologia specifica, da richiedere alla ASL competente, producendo la
documentazione Inail che attesti i postumi riconosciuti.